Domanda:
Bulimia,possibile non disturbo?
Sia_
2009-07-29 14:11:09 UTC
Se una ragazza è bulimica,ma riesce a convivere con questo,si può chiamare disturbo alimentare? E sopratutto perchè obbligarla a parlarne con dei medici??
Quattro risposte:
MaryKate :)
2009-07-30 07:49:50 UTC
La bulimia porta alla morte. Questo, per esempio, è un motivo abbastanza valido per parlarne con uno specialista.
madda.p
2009-07-29 14:35:21 UTC
Gli effetti del vomito autoindotto e del consumo di lassativi e diuretici

Lo squilibrio idro-salino dovuto al digiuno e soprattutto all'uso di lassativi, diuretici o vomito rappresenta una delle prime cause di danno fisico nei disturbi alimentari. Queste complicanze sono tipiche della Bulimia Nervosa e della Anoressia Nervosa con condotte di eliminazione.

Ipopotassiemia, iponatremia, ipocloremia

La perdita di potassio, sodio e cloro provoca complicanze metaboliche (alcalosi, chetonuria), renali e cardiovascolari, sia in forma acuta che cronica.

I sintomi di uno squilibrio idroelettrolitico sono: sete, vertigini e ritenzione idrica, che causa gonfiore a gambe (edemi declivi) e braccia, debolezza, apatia, tic e spasmi nervosi.

In particolare vomitare dopo avere assunto ingenti quantità di acqua (pratica molto diffusa nel tentativo, peraltro vano, di eliminare tutto quello che si è ingerito) crea un profondo e immediato cambiamento nell'equilibrio idrosalino, che ha come sintomo spossatezza, tremori e tachicardia e può esitare in aritmie cardiache anche gravi (dalla tachicardia sinusale alla fibrillazione ventricolare).

I danni renali più frequenti sono la nefropatia ipopotassiemica e la calcolosi renale.

Infiammazione delle ghiandole salivari

Le ghiandole salivari risentono del vomito autoindotto e vanno rapidamente incontro a tumefazioni molto evidenti per aumento della produzione di saliva e per lo squilibrio idrosalino che si crea vomitando.

Le ghiandole salivari infiammate si gonfiano, ma possono anche produrre calcoli di dimensioni variabili, che possono ostruire i dotti salivari e provocare un intenso dolore. La ghiandola parotide in particolare gonfiandosi tende a modificare la fisionomia del volto, dando al viso un aspetto tondeggiante; il fenomeno è reversibile generalmente in qualche settimana con l'astensione dalle pratiche compensatorie (sopratutto vomito).

Gli effetti della malnutrizione nei DCA

La malnutrizione presente nei vari quadri di DCA si manifesta con una generale riduzione del metabolismo basale (il corpo percepisce le carenze nutrizionali e inizia a 'risparmiare', limitando il consumo di energia), che si ripercuote velocemente sulla funzionalità della tiroide ( diminuzione dell'ormone FT3) che regola tra le altre la temperatura corporea (freddo alle estremità) .



La carenza di proteine è spesso responsabile della comparsa di gonfiore ed edemi alle gambe e al volto, ed è un segno grave, perché correlato ad un'aumentata mortalità.



Queste complicanze sono tipiche della Anoressia Nervosa, sia nella forma esclusivamente restrittiva sia nella froma con condotte di eliminazione.



Complicanze cardiovascolari

Le principali complicanze cardiovascolari legate alla malnutrizione riguardano alterazioni sia del ritmo cardiaco (bradicardia e ipotensione arteriosa, ma anche tachicardia) che della normale anatomia del cuore (dal prolasso della valvola mitralica, alla diminuzione dello spessore delle pareti cardiache, o atrofia, al tamponamento cardiaco per raccolta di liquido tra i due foglietti che ricoprono il cuore).

Complicanze gastrointestinali

L'apparato grastrointestinale è tra i più direttamente colpiti nel caso di malnutrizione e di meccanismi compensatori; i soggetti con disturbi alimentari soffrono spesso di dolori e gonfiori addominali, specialmente dopo il pasto, digestione rallentata e difficoltosa, stitichezza, esofagite. In un terzo circa delle persone colpite da Anoressia Nervosa si riscontra un innalzamento delle transaminasi, dovuto a sofferenza epatica

L'ecografia epatica dimostra spesso un quadro di steatosi 'fegato grasso', secondario alla denutrizione.

Un'altra complicanza più rara ma temibile perché potenzialmente mortale è la pancreatite acuta.



Complicanze a carico di ossa e muscoli

Osteoporosi e fratture spontanee sono dovute a una diminuzione dei livelli di estrogeni conseguente all'amenorrea o alla malnutrizione. In alcuni casi si osserva un aumento delle CPK, per aumento del catabolismo muscolare, in seguito ad iperattività fisica e alla denutrizione (il muscolo, in caso di deficit proteico, si 'autodigerisce' per fornire le proteine e gli aminoacidi necessari ad altri organi); può comparire una profonda debolezza (astenia), legata alla perdita di massa muscolare.



Alterazioni ematologiche e immunologiche

La riduzione della concentrazione di emoglobina nel sangue (anemia), la riduzione del numero di globuli bianchi (leucopenia) e di piastrine (piastrinopenia o trombocitopenia), unite ad anomalie di vario genere della funzione immunitaria sono frequenti alterazioni che si manifestano nei pazienti affetti da DCA a seguito della grave malnutrizione.

Amenorrea

Assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi. L'amenorrea si verifica in seguito a una anomala secrezione di alcuni ormoni ipotalamici, che a loro volta determinano una riduzione dei livelli di LH, FSH ed una bassa produzione di estrogeni da parte dell'ovaio. La ridotta secrezione pulsatile dell'LH da parte dell'ipofisi causa una regressione ad un quadro prepuberale, con riduzione delle dimensioni dell'utero e delle ovaie.



Atrofia cerebrale e anomalie neurologiche

Alterazione causate da un deficit di sostanza bianca e grigia, dall'allargamento dei solchi e dalla dilatazione dei ventricoli cerebrali. Diminuzione dell'attenzione, della capacità di concentrazione e della memoria, con deficit di abilità visospaziale. Mentre le variazioni a carico della sostanza bianca e all'allargamento dei ventricoli ritornano alla normalità successivamente al recupero del peso corporeo, il deficit di volume della sostanza grigia può diventare irreversibile.



Ti basta per capire che è un disturbo??
anonymous
2009-07-29 14:21:31 UTC
allora è come dire:ho 1 tumore me riesco a conviverci,quindi nn lo dico a 1 dottore!!certo che va detto ed è obbligata,giustamente,perchè è sempre e comunque 1 malattia che va curata x il bene della paziente!
?
2017-02-08 23:31:10 UTC
Puoi eliminare l'ansia e il panico una volta per tutte grazie a questo sistema http://SconfiggiAnsia.givitry.info/?Hu1q

È importante capire cos'è un attacco di panico per riuscire ad affrontarlo al meglio. Spesso, infatti, l’attacco di panico viene paragonato all’attacco d’ansia e viceversa: in verità sono due condizioni psicologiche diverse, sia per intensità che per durata. Una crisi d'ansia è una condizione in cui si hanno paure molto forti ed intense, mentre l'attacco di panico è una condizione in cui si può arrivare a perdere il contatto con la realtà. La crisi d'ansia è più comune e meno intensa, ma, non per questo, meno grave.


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